La raccolta delle erbe spontanee commestibili, conservazione e consumo
Per raccogliere le erbe spontanee, è importante conoscere i loro cicli di crescita e stagioni di raccolta, assicurandosi di non danneggiare l'ambiente circostante durante il processo. Una volta raccolte, possono essere conservate in vari modi per garantirne la freschezza per periodi più lunghi.
Da sempre l'uomo ha avuto un rapporto profondo con la natura e la raccolta di erbe spontanee, conosciute anche come erbe commestibili, è stata una pratica che ha accompagnato l'umanità sin dalla preistoria, ma oggi torna all'attenzione di tutti coloro che vogliono nutrirsi in modo biologico ed ecosostenibile. Siamo consapevoli delle benefiche proprietà delle piante selvatiche rispetto a quelle coltivate, ma è altrettanto importante sapere come e quando raccoglierle. Grazie a un comportamento responsabile sarà possibile apprezzare al meglio i loro benefici, preservando la biodiversità.
In questo articolo scoprirete alcune curiosità sulle erbe spontanee e troverete diversi prodotti utili per cucinarle e conservarle.
Perchè la raccolta di erbe spontanee?
L'Italia è una terra ricca di tesori naturali, dove la flora e la fauna sono tra le più varie d'Europa. Grazie all'incantevole bellezza del nostro territorio e alla varietà climatica che lo caratterizza, la nostra Nazione vanta molte piante selvatiche ed erbe commestibili, spesso sottovalutate e talvolta considerate "infestanti". Tuttavia, esse rappresentano una grande risorsa per l'alimentazione e la salute, nonché il fulcro di molte ricette tradizionali. Ciò che è bello di queste piante è il loro legame con il passato, poiché in periodi storici diversi costituivano la base dell'alimentazione, oggi queste piante - considerate medicamenti naturali - sono sempre presenti nell'alimentazione sana e tradizionale.
Le piante ed erbe spontanee di campo sono una vera e propria miniera di proprietà benefiche per il nostro organismo. Quando crescono in modo naturale, in ambienti adatti alle loro caratteristiche, queste piante sono più forti e resistenti rispetto alle loro varianti coltivate. In particolare, molte di queste erbe spontanee sono commestibili e possono essere utilizzate come ingredienti in numerose ricette, offrendo un maggiore apporto di vitamine e minerali rispetto alle erbe coltivate. Inoltre, la loro natura spontanea permette di trovare in esse una maggiore varietà di benefici, spesso utilizzati in campo medico e farmaceutico. La raccolta di erbe spontanee è pertanto una scelta sana e consapevole.
Riconoscere erbe spontanee commestibili e erbe spontanee tossiche
Per chi desidera imparare a raccogliere erbe commestibili in modo sicuro e responsabile, è fondamentale conoscere le norme di buona raccolta e le zone dove è consentito raccogliere in modo sostenibile. Inoltre, è importante imparare a riconoscere le piante selvatiche con precisione, seguendo ad esempio un corso di riconoscimento delle erbe spontanee. Oggi sono molti gli esperti e le aziende agricole che offrono queste opportunità di formazione. Tuttavia, è altrettanto importante ricordare che la raccolta di piante spontanee richiede attenzione e competenza, quindi non bisogna improvvisarsi. Con la giusta preparazione è possibile godere appieno delle proprietà benefiche e dei sapori delle erbe commestibili, rispettando l'ambiente.
Come raccogliere erbe spontanee mangerecce e quali sono le più diffuse?
In generale delle erbe spontanee di campo si possono raccogliere fiori, foglie, cortecce e frutti; è importante ricordare che non dovremmo raccogliere le radici per evitare di danneggiare l'ecosistema locale. Inoltre, quando si raccoglie il fusto o le foglie, è sempre meglio tagliare alla sommità invece di estrarre l'intera pianta. In questo modo, la pianta ha la possibilità di ricrescere e riprendere la crescita. Infatti, potare la pianta in questo modo offre persino un beneficio per la stessa pianta.
Tra le più conosciute ci sono il tarassaco, la malva, l'amaranto, la betulla, l'equiseto, il biancospino, l'artemisia, la borragine, l'assenzio, il fiordaliso, la portulaca e l'elicriso. Queste piante sono ottime per la nostra salute e sono perfette per arricchire le nostre ricette e per dare un tocco di originalità ai nostri piatti.
Quando raccogliere erbe spontanee commestibili?
Se siete appassionati di erbe commestibili, vi consigliamo di raccoglierle al mattino presto, quando la rugiada della notte le bagna ancora e hanno la massima vitalità. Infatti, il sole tende a indebolirle, disidratando foglie e fiori e rendendole meno nutrienti e gustose. Inoltre, potete considerare i cicli lunari per raccogliere le erbe spontanee al loro massimo potenziale: durante la fase di luna crescente, è preferibile cogliere le parti di pianta che vanno verso l'alto, mentre durante la fase di luna calante, bisogna concentrarsi su parti che vanno verso il basso, come fusti e radici. Ricordate di rispettare l'ambiente che vi circonda, eventualmente di chiedere l’autorizzazione e seguire il regolamento per raccolta di erbe quando necessario, a seconda della regione in cui vi trovate.
Come cucinare erbe spontanee mangerecce
Prima cottura delle erbe spontanee
Cucinare le erbe commestibili richiede un'attenzione particolare alla prima cottura. Questa fase è fondamentale per preservare i colori e le proprietà organolettiche delle piante. Per la prima cottura, immergere le erbe in acqua bollente salata per pochi minuti. Successivamente, scolare immediatamente le erbe e, se ne abbiamo poche, basterà allargarle su un piatto o su una teglia per farle raffreddare. Se, invece, abbiamo raccolto un grande quantitativo di erbe commestibili, sarà necessario raffreddarle il prima possibile con acqua fredda. Una volta raffreddate, le erbe dovranno essere strizzate per eliminare l'acqua in eccesso.
Frittate con erbe spontanee di campo
Quando vogliamo cucinare erbe commestibili come parte di una deliziosa frittata, dobbiamo seguire alcune semplici procedure in cucina. Prima di tutto, è necessario sbollentare le erbe in acqua bollente per pochi minuti e poi strizzarle per asciugarle bene. Successivamente, tritare le erbe grossolanamente e aggiungerle al composto di uova crude leggermente sbattute. Infine, bisogna versare il tutto in una padella con olio ben caldo, facendo attenzione a non bruciare la miscela. Seguendo queste istruzioni, si può ottenere una frittata gustosa e ricca di sapori.
Zuppe con erbe spontanee raccolte
Quando si tratta di cucinare erbe commestibili, raramente si utilizza un solo tipo per preparare una zuppa. È importante sapere che, durante la preparazione della zuppa, dovremo aggiungere le erbe tritate a metà cottura, per garantire che non perdano il loro aroma e il loro sapore. Se decidiamo di utilizzare erbe molto profumate, è consigliabile usarne poche o, prima di unirle alla preparazione, sbollentarle in acqua bollente salata. In questo modo, riusciremo a mantenere intatto il loro sapore, evitando di coprirlo con altri sapori.
Salse di erbe spontanee commestibili
Esistono molte erbe commestibili che possono dare un tocco speciale ai nostri primi piatti se cucinate nel modo giusto. Quando si tratta di preparare salse, l'acqua di cottura delle erbe diventa un ingrediente fondamentale per ottenere una salsa gustosa e cremosa. Dopo aver sbollentato le erbe, conviene infatti utilizzare l'acqua di cottura per completare la salsa. Un altro segreto per preparare una buona salsa è iniziare soffriggendo uno scalogno o mezza cipolla in una padella con olio caldo. Aggiungere poi le erbe tritate e la loro acqua di cottura e regolare di sale e pepe. Per ottenere una salsa densa e cremosa, è consigliabile addensarla con dell'amido di mais stemperato in acqua fredda. Aggiungiamo infine la salsa alla nostra pasta, ravioli, gnocchi, ecc., per un piatto delizioso.
Come conservare erbe spontanee mangerecce
Se sei appassionato di cucina o semplicemente vuoi scoprire nuovi modi per utilizzare erbe commestibili, è importante sapere come conservarle correttamente.
Conservare erbe spontanee commestibili sott’olio
Se amate cucinare con le erbe spontanee, vi consigliamo di provare la conservazione sott’olio. Si tratta di un metodo semplice per mantenere intatte le proprietà organolettiche delle erbe e renderle ancora più aromatiche e gustose. Per iniziare, vi occorrono 2 litri d’acqua, mezzo litro di vino bianco, mezzo litro di aceto bianco e 40 g di sale grosso. Fate bollire il tutto in una pentola e poi mettete le erbe in un barattolo. Versate la miscela bollente sulle erbe e poi lasciatela raffreddare. Quindi, coprite con olio extra vergine d’oliva di buona qualità e conservate in frigorifero.
Congelare erbe spontanee
Le erbe spontanee possono essere conservate nel congelatore per un periodo di tempo abbastanza lungo, fino a un anno! Prima di congelarle, è importante lavarle accuratamente per eliminare eventuali residui di terra o polvere. Successivamente, lessale per pochi minuti in acqua bollente salata, scolatele e lasciatele raffreddare. A questo punto, potrete metterle nei contenitori per il freezer, aggiungendo l'acqua di cottura raffreddata per coprirle. Chiudete i contenitori con il coperchio e riponete nel congelatore, così avrete a disposizione una scorta di erbe fresche da utilizzare quando ne avrete bisogno.
Conoscere le erbe spontanee commestibili, sapere come raccoglierle, come conservarle e cucinarle, è una risorsa preziosa per vivere in sinergia con la natura e prendersi cura del proprio benessere.