Manutenzione camino: come accenderlo e come pulirlo
Come accendere il camino? E come eseguire una corretta pulizia? Nell'articolo spieghiamo i passaggi fondamentali per una corretta manutenzione.
È inutile girarci intorno, chi ama l’inverno in realtà ama sentirsi al sicuro da esso. Quando fuori fa freddo e le temperature sfiorano lo zero, una delle gioie più grandi è starsene chiusi in casa, al sicuro dalle intemperie e al caldo delle mura domestiche. Il massimo del comfort è quando in casa si ha anche il camino e ci si può beare del calore del fuoco, doppiamente rinfrancante.
Oggi sono in molti ad avere installato un camino in casa: i modelli più moderni, oltre a conferire alla casa un alto valore estetico, permettono anche un notevole risparmio sulla bolletta del riscaldamento. Se infatti si è nelle condizioni di potersi procurare la legna autonomamente, si può star certi che questa voce di spesa calerà sensibilmente. Legna a parte, i camini delle ultime generazioni sono comunque studiati per riscaldare l’intera abitazione in maniera funzionale, senza sprechi termici.
Il camino è senz’altro la soluzione ideale in inverno per chi abita in zone molto fredde. Il calore del fuoco si diffonde rapidamente da una stanza all’altra, contribuendo a creare un’atmosfera accogliente e suggestiva in tutta casa. Avere un camino in casa porta con sé numerosi vantaggi, pratici ed estetici. Per sfruttarlo al massimo e evitare rischi di ogni tipo, è necessario fare una corretta manutenzione: dall’accensione quotidiana corretta fino alla pulizia, regolare e decisa.
Un esempio di camino moderno
Come accendere il camino
Accendere il camino non è certo una banalità. Se si è agli inizi bisogna fare molta attenzione per evitare spiacevoli incidenti o sorprese sgradevoli. Di seguito vediamo tutti i passaggi necessari per accendere il fuoco del camino.
- Innanzitutto, bisogna assicurarsi di avere il necessario, come legna secca, carta e i classici strumenti da caminetto: spazzola, paletta, attizzatore, pinza.
- Bisogna controllare che la valvola di regolazione del tiraggio sia aperta. Durante il processo di combustione la presa d’aria dev’essere libera e non ostruita. (Si può chiudere a braci spente, per evitare la dispersione del calore).
- A questo punto è bene creare una base di giornali di carta: bastano poche strisce e devono essere messe alla base del caminetto.
- Quindi si devono prendere 4 pezzi di legno. I più grossi devono stare sotto: sono da sistemare in modo che tra un pezzo e l’altro passi abbastanza aria. Il consiglio generale è di disporli in maniera parallela tra loro, ma perpendicolari rispetto al fondo. I 2 rimanenti devono essere appoggiati sopra: bisogna creare una sorta di U rovesciata. Questo è il famoso “modulo di accensione”, una tecnica molto in voga e consigliata da numerose persone. Il tramite tra un pezzo e l’altro è fatto di strisce di carta o altri legnetti.
- A questo punto si può procedere con l’accensione del camino. Per velocizzare il processo ci si può munire di "diavolina", pratica o comoda. Oppure si possono utilizzare dei piccoli pezzi di legno secco o della carta. Si vedrà la fiamma che timidamente inizierà a levarsi tra un pezzo di legna e l’altro.
- Una volta creatasi la fiamma si può iniziare ad aggiungere altra legna. All’inizio si devono preferire pezzi medi, per poi passare a quelli più grossi.
Quando si ha un camino, un parascintille può tornare molto utile!
Come pulire il camino
Per una corretta manutenzione del camino non può certamente mancare la pulizia, che dev’essere regolare e profonda. Meglio evitare di pulire in maniera superficiale e approssimativa, si potrebbe compromettere l’efficacia termica del camino.
Come pulire un camino a legna: da dove si parte?
Si inizia dalla pulizia della cenere e della fuliggine, un’azione fondamentale per la manutenzione del camino. Quest’attività dovrebbe essere fatta con una certa regolarità, in base a quanto viene utilizzato il camino. Prima di tutto bisogna rimuovere la cenere con gli accessori per la pulizia adatti, come paletta e scopina appositi.
Se si vuole ridurre la quantità di fuliggine e pulire in maniera più agevolata, quando le braci sono ancora accese si possono cospargere con un po’ di sale: un trucco della nonna che riduce il volume del fumo e rende la pulizia più semplice.
Un altro trucco casalingo abbastanza noto è quello dei fondi di caffè: se per un po’ di tempo non si utilizzerà il camino, dopo aver eliminato il grosso della cenere, si deve cospargere la base con i fondi umidi del caffè. Quindi si deve raccogliere tutto. L’umidità dei fondi infatti impedisce alla fuliggine di disperdersi ulteriormente.
Una volta accumulata la cenere, è meglio buttare tutto in appositi sacchi. Dove buttare il tutto? Dipende dal sistema di raccolta dei rifiuti: in alcuni casi si deve gettare nell’organico, mentre in altri si mette tutto nell’indifferenziata.
Infine, è da ricordare che pur facendo molta attenzione, può capitare che polvere e fuliggine sfuggano ai nostri strumenti di pulizia. Prima di iniziare, meglio coprire eventuali oggetti d’arredamento delicati e munirsi di aspirapolvere, per pulire subito il pavimento.
Prima di pulire il camino bisogna assicurarsi che sia freddo da diverso tempo, per evitare rischi.
E la canna fumaria?
La pulizia della canna fumaria è un’altra azione indispensabile, da prevedere quando si ha un camino. I tempi di intervento si devono programmare in base al modello e all’usura. A seconda dei casi si può scegliere di affidarsi a un professionista o di procedere con il fai da te. In commercio esistono diversi kit per effettuare la pulizia autonomamente. Prima di procedere con quest’azione meglio assicurarsi che il camino sia spento da tempo.
Come pulire il vetro del camino
Il vetro del camino è un elemento che con il tempo tende a rovinarsi. Si trova a diretto contatto con il fuoco e la fuliggine e ha perciò la tendenza ad opacizzarsi, specialmente all’interno. Quest’operazione è importante perché non solo ha una funzione estetica, ma serve anche per una manutenzione corretta: pulire il vetro del camino permette anche di salvaguardare le guarnizioni, così che la nostra fonte di calore mantenga la sua efficacia.
In ogni caso, se il vetro non è troppo rovinato, si può utilizzare un normale detergente vetri: con un gesto deciso e tanta pazienza, il vetro tornerà alla sua naturale lucentezza.
Come pulire il vetro del camino annerito usando metodi alternativi
Se si stanno cercando soluzioni naturali alternative ai detergenti si possono sempre provare i vecchi metodi della nonna. Tra i più gettonati c’è il metodo della cenere: si prende una spugna bagnata, la si cosparge di cenere fredda e la si passa sul vetro. A questo punto si deve risciacquare la spugna e utilizzarla di nuovo per pulire il vetro. Infine, si asciuga il tutto con uno straccio morbido.
Come lavare il vetro del camino con l’ammoniaca
Per pulire i vetri in molti utilizzano anche l’ammoniaca: basta prendere uno spruzzatore vuoto e riempirlo con acqua e ammoniaca, in quantità uguali. Alcuni aggiungono anche uno spruzzo d’aceto bianco, ma non è indispensabile. A questo punto non resta che spruzzare il composto sul vetro e passare con un pezzo di carta da cucina o un foglio di giornale.
Quale metodo utilizzare per pulire il vetro del camino?
Il metodo migliore dipende dalle vostre esigenze. Se si ha del tempo a disposizione sicuramente si può provare il metodo naturale, mentre se si vuole pulire un vetro particolarmente annerito si può utilizzare l’ammoniaca, più aggressiva. Infine, se il vetro è mediamente sporco e non ha bisogno di trattamenti speciali, la soluzione migliore probabilmente è utilizzare un normale detergente.